Aspetti agronomici coltivazione di miscanto
Il miscanto (Miscanthus) è una graminacea perennante a ciclo C4 con elevate prestazioni produttive. Negli ultimi anni, in relazione alla elevata produttività, è stata considerata molto interessante come coltura di biomassa. Durante il secolo scorso sono state introdotte in Europa coltivazioni di miscanto per utilizzi ornamentali e, nonostante che la specie prediliga un clima subtropicale, la coltura sopravvive bene anche alle basse temperature invernali tipiche delle zone settentrionali, dimostrando così una notevole adattabilità.
Il genere Miscanthus comprende quattordici specie differenti che tra loro possono dare luogo a ibridi interspecifici generalmente sterili. Negli ultimi decenni l’ibrido Miscanthus Giganteus ha suscitato grande interesse dal punto di vista agronomico nei climi temperati e rientra tra le coltivazioni da pieno campo adatte per la produzione di biomassa lignocellulosica con finalità energetica e per prodotti biobased. La notevole adattabilità rende possibile l’introduzione di questa coltura in numerose aree di coltivazione europee caratterizzate da differenti condizioni climatiche.
La pianta di miscanto presenta un fusto legnoso ed eretto, non ramificato, formato da una serie di internodi e contenente un midollo centrale, che presenta una lignificazione piuttosto scarsa. Le foglie sono ampiamente sviluppate, il loro numero varia tra 10 e 20, e la lamina può arrivare fino a 130 cm di lunghezza. L’habitus vegetativo è eretto, cespitoso con effetto a fontana, dovuto alla conformazione ad arco ripiegato verso il basso delle foglie. All’apice della pianta si sviluppa una spiga lunga 15-20 cm. L’altezza della pianta può raggiungere i 4-5 m, mentre il diametro dei fusti raramente supera i 2 cm di spessore. I rizomi che contribuiscono alla formazione dell’apparato radicale, hanno funzioni di sostegno e assimilazione degli elementi nutrienti e dell’acqua; la lunghezza può variare a seconda delle caratteristiche del terreno fino ad un massimo di 2,5 m di profondità. Sono sottili e legnosi, dotati di radici avventizie e caratterizzati da uno sviluppo molto lento; si possono classificare in rizomi figli e rizomi madre. Dal secondo anno di crescita in poi, è possibile raccogliere di anno in anno sia il fusto che le foglie per 10-15 anni.
Il miscanto è caratterizzato da una copertura vegetale particolarmente fitta grazie all’estensione dell’apparato fogliare ed offre un gradevole impatto dal punto di vista paesaggistico.
Piantare coltivazione di miscanto
La preparazione del terreno per l’impianto è eseguita prima dell’inverno mediante aratura alla profondità di circa 30-40 cm seguita da due erpicature. Successivamente si procede con la piantumazione dei rizomi utilizzando una piantatrice per patate con una densità di ca. 15.000 rizomi per ettaro. In base alle condizioni atmosferiche nei mesi successivi alla piantumazione, possono essere necessarie alcune irrigazioni per permettere al rizoma di svilupparsi correttamente.
La pianta cresce senza la necessità di particolari interventi da parte dell’agricoltore. Nel periodo tra febbraio e marzo si effettua il raccolto. La raccolta dei fusti a pieno campo può essere effettuata con i seguenti due cantieri di lavoro: falcia-trincia-imballatrice e/o falcia-trincia-caricatrice. Ritardando la raccolta a fine marzo, è possibile ottenere del materiale con basso contenuto di umidità a scapito di una riduzione della resa stimata, pari a circa 15% attribuibile alla caduta delle foglie. La produzione media per ettaro, a regime si attesta intorno alle 18-25 tonnellate. Per quanto riguarda il ciclo dell’azoto, la coltura oltre ad avere limitata necessità di apporti dell’elemento attraverso la concimazione, trae grande beneficio dalla caduta delle foglie nelle quali lo stesso è fissato in quantità rilevanti.
Costi coltivazione di miscanto
Le spese maggiori per la coltivazione sono concentrate nei primi anni di utilizzo dell’impianto e alla fine del ciclo produttivo poiché sono necessarie le operazioni di trapianto dei rizomi e di espianto. Durante il periodo in cui l’impianto è a regime, il numero di operazioni necessarie è minimo. Il miscanto può facilmente inserirsi all’interno del piano colturale tradizionale di un’azienda senza comportare delle grosse modificazioni all’assetto organizzativo e gestionale della stessa.
Di seguito una panoramica economica esemplificativa:
- Costi di impianto: 2.150€/ha (preparazione terreno + rizomi + piantatrice)*;
- Prezzo di ritiro: contattaci per un prezzo indicativo di ritiro;
- Produzione: 18-25 ton/ha/anno per 10-15 anni.
* preparazione del terreno basata su tariffario contoterzi; la piantatrice viene fornita in loco da Planeta Renewables.
Planeta Renewables è interessata a coltivare miscanto e ritirarlo. Per maggiori informazioni ed un business plan completo basato sull’azienda agricola di riferimento vi invitiamo a contattarci.