Da una parte l’attenta valutazione della disponibilità dei volumi e della tipologia delle materie prime o delle materie seconde per settore specifico diventa elemento essenziale per qualunque ipotesi di valorizzazione su scala industriale di prodotti bio-based, utilizzati come materiali o come fonte di energia rinnovabile.
Dall’altra è necessario promuovere la creazione di nuovi prodotti agricoli integrati nelle catene del valore basate sulle migliori pratiche, sull’uso sostenibile di biomassa e sul ripristino della sostanza organica nei terreni anche marginali e nelle terre abbandonate.
Bisogna quindi identificare delle possibili biomasse agricole che possano soddisfare le due condizione necessarie per lo sviluppo di una vera filiera industriale bio-based. I benefici ambientali devono essere strettamente connessi ad una sostenibilità economica, stabilità e certezza di approvvigionamento pluriennale. Alle materie prime seconde e sottoprodotti agricoli bisogna unire anche l’utilizzo di coltivazioni lignocellulosiche perenni dedicate non in competizione con la filiera alimentare: il miscanto (Miscanthus) è una di queste. Il miscanto assorbe in media 5 volte più carbonio nel terreno rispetto a bosco ceduo a rotazione rapida o piantagioni forestali come pioppo e salice. Inoltre, essendo una coltivazione perenne i suoi energy input/output di energia sono 10 volte migliori rispetto alle colture annuali.
Questi vantaggi ambientali sono seguiti anche da un’effettiva sostenibilità economica la quale favorisce la sua applicazione per la produzione di bioenergia, biocarburanti, fertilizzanti (pacciamatura), bioplastiche, biopolimeri, biocompositi e materiali da costruzione.
Planeta Renewables è la prima realtà italiana attiva nella coltivazione, trasformazione e valorizzazione del miscanto in Italia. Contattaci per avere informazioni sulla coltivazione del miscanto.